Festa della MammaAnnunciazione annunciazione. Da oggi fino al 5 maggio con il codice di sconto SUPERMAMMA le spese di spedizione saranno gratis su tutti gli acquisti effettuati sul mio Shop.
'Un sogno, un desiderio? Amare e essere amata da mia figlia, come io amo e sono amata da te. Un gioiello 'The Chemistry of Love' per dirti che Sei sempre nel mio cuore. http://dawanda.com/shop/fabi2puntozero/seller_coupons/SUPERMAMMA Connessa a 360 gradi! E’ da tempo che ci provavo e finalmente ci sono riuscita. A far cosa …. ad essere connessa a 360 gradi. Allora facciamo il punto io ho una pagina FB, un profilo Instagram, un profilo Twitter, un canale YouTube ed in fine un sito web…dimenticavo ho anche due e-shop rispettivamente su Dawanda e A little Market. Il mio cervello non riusciva più gestire tutto questo. In mio soccorso sono venuti I tab. Cosa sono? Tecnicamente I tab sono dei controlli grafici di navigazione che permettono all'utente di muoversi da un applicazione a un'altra, e vengono rappresentati graficamente come dei rettangoli che contengono una breve descrizione o semplicemente il nome dell’applicazione. L'attivazione di un tab (mediante il click del mouse) rende visibili i contenuti ad esso associati. Facebook permette agli amministratori di una pagina di installare dei tab per personalizzare e per rinforzare l'animazione, la visibilità e la comunicazione della pagina stessa. Ogni tab è collegato a un'applicazione: basta cliccarci per accedere alla pagina dell'applicazione corrispondente. Magari per alcuni di voi la cosa era nota ma per me è stata un illuminazione (tenuto conto la mia incapacità). Finalmente dopo ore e ore sono riuscita a installare i tab e, cosa ancora più importante, a collegare fra loro tutti i miei profili. Nella mia pagina FB troverete i tab sulla destra e vi premetteranno di accedere ai contenuti che pubblico su Twitter , Instagram e YouTube. Per me, invece, il vantaggio sarà che non dovrò scrivere uno stesso post più e più volte. Buona Domenica, Buona navigazione.
E allora iniziamo1 Ciao a tutti , ebbene si, ce l’ho fatta, sono riuscita a finire il mio primo video tutorial. Nel bene e nel male marito e figli permettendo ci sono riuscita. E adesso che l’ho finito e l’ho visto (montato completo di tutto) mi viene un po’ da ridere , prima di tutto per come sono vestita ( due pezzi di tuta differenti bha!) , per le mie mani, ( io non faccio colata o affini), e poi per il mio mento che sporge ogni tanto nell’inquadratura ( sembro un mento lunghissimo). Vabbè comunque è andata. Non so se ne farò altri forse è meglio fare dei foto tutorial, almeno nel mio caso, adesso tocca a voi giudicare. In questo video vi mostro come fare degli orecchini carini ed eleganti con filo di rame e alluminio. Ci sono molti siti dove reperire il materiale basta che cercate con google e li trovate e sono tutti più o meno buoni. Se, però volete fare una cosa più rapida ed economica potete reperire il materiale anche nei mercatini, ad esempio nel mercato del mio quartiere ( io sono a Napoli zona fuorigrotta) ci sono un paio di bancarelle che vendono fili di alluminio, anche di diversi colori, io non l’ho mai comparto da loro però ho visto che ce l’hanno. Per questo progetto vi serviranno:
Wire -WrappingCiao amici finalmente ho preso coraggio ed ecco il primo post del blog. Con questo post vi propongo un excursus sulla tecnica del wire-wrapping partendo da un po di storia fino ad arrivare alle sue caratteristiche e agli strumenti utilizzati. Spero che vi piaccia e che lo troviate interessante. Un saluto a tutti. La tecnica cosi detta “wire-wrapping” è una delle piú antiche tecniche per creare gioielli. Tale tecnica consiste nell’ utilizzare del filo, generalmente metallico, per creare elementi base (con il termine elementi base intendo cerchi e cappi per catene etc.) per gioielli. Tali componenti vengono, poi, uniti mediante tecniche meccaniche senza l’utilizzo di saldature. In genere il filo è piegato a cappio o in altre forme decorative che poi vengono chiuse avvolgendo il filo attorno a se stesso. Dato che questa tecnica si basa, fondamentalmente sull’ avvolgimento di un filo su se stesso o su di un altro filo gli è stata data il nome inglese wire-wrapping dove wire significa filo e wrapping che significa avvolgimento. I primi esempi di gioielli creati con la tecnica del wire wrapping risalgono a migliaia di anni a.c. .Il British Museum ha esempi di gioielli wire risalenti ai Sumeri ritrovati nel cimitero di Ur in Mesopotania datati addirittura 2000 anni a.c. Altri esempi risalgono all’antica Roma risalenti a circa 2000 anni fa. Nella manifattura di tutti questi gioielli la saldatura non esiste, sucessivamente, anche quando si sono sviluppate le tecniche di saldatura, questa metodica e rimasta ampiamente diffusa per il suo aspetto pratico, veloce e per il suo valore artistico. Caratteristiche Come ho detto nei gioielli wire-wrapped le giunzioni saldate sono sostituite da connessioni meccaniche. Quindi le principali differenze tra questo modo di fare gioielli ed altri approcci sono due. Il primo e che i gioielli wire-wrapped sono fatti con del filo (generalmente metallico), e il secondo e che non presentano saldature. L’elemento chiave di questi gioielli è il ‘loop’ o cappio che si forma semplicemente unendo o avvolgendo un’estremità del filo attorno all’altra. Un esempio di cappio è quello a forma di P detto appunto ‘P-loop’, un altro esempio e l’eye loop costituito da un cerchio con una giunzione centrata come se fosse un palloncino, entrambi sono loop aperti , poi vi sono i cappi chiusi dove l’estremità di un filo è avvolta attorno ad un’altra questi vengono chiamati ‘closed loop’ o ‘wrapped loop’, in italia li chiamiamo nodini a orefice. Questi ultimi loop sono quelli generalmente usati nella creazione di collane o bracciali, perché più resistenti in quanto chiusi. Nella crazione di colane o bracciali, infatti, più nodini a orefice vengono uniti a formare delle catene e l’unione fra due nodini deve essere fatta prima di chiudere il secondo nodino Nel caso in cui nella creazione di questi gioielli si voglia inserire una perla o una pietra questa sarà inserita nella porzione di filo libera tra due cappi chiusi oppure può essere appesa mediante un ‘bendig loop’ in cui da un lato avremo un cappio chiuso poi la perla e poi l’altra estremità dove vi sarà o una pallina fatta col fuoco direttamente sul filo oppure un nodino creato con il filo stesso (personalmente questa la preferisco). Strumenti Gli strumenti base essenziali (cioè quelli che dovete necessariamente avere) per la costruzione di gioielli wire-wrapped sono 4. Una tronchesina piatta ovvero un tipo particolare di tronchesina che lascia, quando taglia il filo, un estremità piatta ed una appuntita ( io non ne ho ancora trovata una veramente buona). Una pinza a punte coniche necessaria per formare i loops. Una pinza a punte piatte usata per appiattire due fili tra di loro o fare angoli di 90 gradi. Una pinza a punte piatte ma curve necessaria per chiudere i wrapped loops. A questi io aggiungerei un martello e una base in metallo su cui martellare, perche la martellatura del metallo, a mio avviso, è uno step fondamentale nella costruzione di questi gioielli. Poi vi sono altri strumenti meno fondamentali tipo forme circolari di varie grandezze, oppure strumenti per fare maglie tubolari, ma alcune di queste cose le potrete costruire anche in casa, poi vi faro vedere. Fili Ed arriviamo finalmente ai fili o wires. Il filo, da utilizzare e disponibile in diverse forme: a sezione tonda ( quello più comune), a sezione mezza tonda, sezione quadrata, piatto e pre-avvolto detto ‘pre-twisted’. Altre cose importanti sono i materiali di cui è fatto. Il più comune, facile da reperire, ed economico e l’alluminio che io non preferisco perché è veramente troppo morbido. Personalmente io lo uso nello spessore di 2mm , spesso per fare le chiusure, quello da 1 mm l’ho quasi abolito del tutto, lo uso a volte per fare le monachelle o altre piccole cose. Quello sicuramente più utilizzato è il rame ed io lo preferisco perché è malleabile però nello stesso tempo mantiene la forma (specialmente dopo la martellatura). Esiste in vari colori dal rame naturale a quello colorato (argentato, dorato, rosso, blu, rosa e chi più ne ha più ne metta) ed in vari spessori da 0.2 mm a 4-5 mm ( quest’ultimo molto difficile da manipolare). Il filo di ottone è molto bello ed è un ottima alternativa economica al filo d’oro, però è un po’ più difficile da lavorare. Poi vi sono i fili d’argento naturale e placcati oro ed infine i fili d’oro. Questi ultimi tre tipi non li ho ancora provati, anche perché visto il costo, è meglio diventare molto bravi prima di usarli giusto per non sprecare materiale. Qui sopra vi sono tre esempi di cose che ho fatto utilizzando i materiali che vi ho descritto. Nell'ordine un elemento di una collana realizzato in ottone, un bracciale dove ho utilizzato vari tipi di rame diversi per spessore e colore e poi la chiusura di una collana realizzata in alluminio.
Un saluto e al prossimo post. |
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